DRY 300
Deumidificatori
I deumidificatori della serie DRY sono unità in grado di effettuare il trattamento estivo dell'aria in abbinamento con un impianto di raffrescamento radiante.
I deumidificatori della serie DRY sono unità in grado di effettuare il trattamento estivo dell'aria in abbinamento con un impianto di raffrescamento radiante. Raffreddano l’aria aspirata utilizzando sia l’acqua fredda dell’impianto, sia un circuito frigorifero interno, in modo da realizzare il processo di deumidificazione con la massima efficienza. Le unità hanno inoltre la possibilità, mediante un comando elettrico, di smaltire il calore sviluppato dal circuito frigorifero direttamente nell’acqua refrigerata, effettuando così un raffreddamento dell’aria in uscita che integra il raffrescamento dei pannelli radianti. Il processo di trattamento dell’aria varia a seconda che si voglia ottenere in uscita aria neutra oppure raffreddata rispetto alla temperatura dell'aria aspirata.
Funzionamento con aria neutra
L’aria, filtrata attraverso la sezione filtrante (1), subisce un preraffreddamento tramite lo scambiatore ad acqua refrigerata (T consigliata 15°C) (2). L’utilizzo dell’acqua refrigerata per preraffreddare l’aria è fondamentale per l’efficienza del processo, perché in questo modo è possibile rendere minimo l’impegno di potenza elettrica del compressore frigorifero (4). L’aria viene poi deumidificata attraversando in sequenza le batterie alettate di un circuito frigorifero: nella prima batteria (3) vi è la deumidificazione vera e propria, nella seconda (6) vi è il postriscaldamento, effettuato tramite il calore sviluppato dal circuito frigorifero.
L’aria in uscita è neutra rispetto alla temperatura di ingresso alla macchina; questo effetto viene ottenuto mediante un passaggio d’acqua calibrato nello scambiatore a piastre (5) che asporta il calore in eccesso. Lo scambiatore alettato (7) funge da accumulatore di liquido refrigerante e ha un effetto minimo in questa modalità di funzionamento. In questa modalità la valvola manuale (12), che deve essere regolata in fase di installazione per permettere un passaggio di acqua calibrato al fine di asportare il calore in eccesso rispetto alla neutralità dell’aria in uscita. La macchina è in grado di funzionare con questa configurazione anche in assenza d’acqua; mancando però sia il preraffreddamento sia lo smaltimento del calore, l’aria uscirà ad una temperatura superiore a quella di entrata.
Funzionamento in integrazione
In questa modalità viene chiusa l’elettrovalvola (10) e aperta l’elettrovalvola (11); l’accumulatore (7) si svuota attraverso il capillare (13) ed il liquido liberato si accumula tutto nel condensatore (6). Quando quest’ultimo è completamente allagato di liquido lo smaltimento del calore è inibito e avviene quasi completamente nello scambiatore a piastre (5), nel quale scorre liberamente l’acqua refrigerata attraverso la valvola (11) aperta. Nel funzionamento in integrazione è previsto inoltre un cambio ad una velocità superiore del ventilatore, che viene di fabbrica impostato per dare 200 mc/h in deumidificazione e 300 mc/h in integrazione.